In Viaggio Verso Expo 2015 – da Agosto a Settembre

In Viaggio Verso Expo 2015 – da Agosto a Settembre

Il ‘Viaggio verso EXPO’ di ‘CheftoChef emiliaromagnacuochi’ parte dalla Romagna per raggiungere Milano a fine settembre all’apertura della settimana della Regione Emilia-Romagna.

Tre percorsi in agosto e settembre attraversando 100 città
che si congiungeranno a Piacenza per raggiungere piazza Duomo a Milano e per proseguire per la ‘Vigna di Leonardo’ ricostruita da Confagricoltura con la antica Malvasia di Candia.

Un giardino restituito ora al vigneto originale di cui usufruivano Leonardo, mentre a fianco dipingeva la sua Ultima Cena, e Bramante quando erigeva l’adiacente S.Maria delle Grazie.

La partenza da Rimini di questo viaggio, una Rimini da dove inizia la via Emilia, la statale n.9, cioè la prima ‘consolare’ che non parte da Roma come invece le altre otto direttrici e che quindi da sempre punto di snodo fra Nord e Sud come testimonia il Ponte di Tiberio e l’Arco di Augusto. Lì erano di casa Giotto e Leon Battista Alberti, Agostino d Duccio e Piero della Francesca.

E la Romagna tutta, dove Ravenna è stata capitale dell’Impero, è l’area di passaggio fra Nord e Sud, fra il clima e la cucina mediterranea e quell’Emilia che si volge verso la mitteleuropa.

Davanti ad un mare che fa della pescosità di specie pregiate, riconosciute tali fin dall’antichità, una delle attrazioni della riviera turistica.

La via ‘di terra’ avrà come prima tappa Rimini, la via Emilia e le realtà che vi si affacciano dove nelle singole stazioni i nostri chef “stellati” si confronteranno con i grandi prodotti del territorio in versione moderna e in cui i prodotti ‘poveri’ verranno esaltati dalla creatività della cucina d’autore.

L’Emilia-Romagna produce grandi risi nel ferrarese con terreni torbati ricchi di preziose sostanze minerali. Ad Argenta si produce un cous cous eccellente simbolo della mediterraneità. Nel Bolognese la tradizione della patata di pianura e di montagna raggiunge vertici eccellenti. Le farine dei cultivar di grano tradizionali e biologici stanno rinverdendo antiche tradizioni della nostra regione …e poi castagne, granturco… sono i grandi prodotti che hanno nutrito e nutrono il mondo che noi coltiviamo in filiere che giungono sulle tavole di consumatori attenti al gusto e alla salute e che offriremo simbolicamente all’EXPO e alle iniziative di sostegno a chi oggi è colpito più di altri dalla crisi.

La via ‘d’acqua’ anch’essa avrà come prima tappa Rimini, e subito dopo proseguirà passando da Cesenatico, la ‘città della gastronomia cheftoChef’ che presidia la cultura del pesce e che ha visto protagonista nel suo porto quel Leonardo che sarà punto di riferimento a Milano non solo come pittore, ma come ingegnere idraulico.

Una via d’acqua che farà del ‘selvatico di pregio’ come pesci, erbe spontanee e selvaggina una presenza costante nelle mense dei nostri grandi chef : simbolo di un passato che deve rivivere nella salvaguardia di diversità biologiche modernissime nella loro qualità gastronomica come nella loro dimensione salutistica. Un patrimonio da preservare anche con intelligenti tecniche di allevamento.

La via dell’ Alto Appennino che attraverserà sul crinale tutti i nostri 7 parchi partirà da Pennabilli dove il mix di paesaggio e tradizione si sostanzia nell’opera d’avanguardia di Tonino Guerra. Lì Tonino promosse 7 grandi dipinti del ‘Dopocena dell’Ultima Cena’. L’uomo è assente e ‘restano i resti’ della cena, quegli avanzi celebrati da Pellegrino Artusi e Olindo Guerrini che da sempre sono il fondamento di intelligenti recuperi gastronomici e che ora sono diventati temi strategici per non subire passivamente i limiti di uno sviluppo non più senza fine. Un appennino in cui il rapporto fra Parchi e densità urbana dovranno meglio integrarsi.

Un appennino percorso da viandanti, da laici ‘camminatori’ e da monaci in meditazione. Un appennino prezioso nei suoi prodotti puri come l’acqua, le erbe e le frutta che hanno confortato i viandanti e chi orgogliosamente ha preservato territori incontaminati ora da recuperare sempre più anche dal punto di vista gastronomico.

Poi ci ritroveremo a Piacenza e di lì in grande festa in pellegrinaggio verso Milano con le bianche divise di pace più diffuse al mondo, quelle degli chef, che idealmente si confondono con quelle altrettanto candide di chi fa della medicina una scienza ormai strettamente legata alla moderna gastronomia.

E i grandi prodotti dell’ Emilia-Romagna irromperanno a Milano in una festa di tutto il pianeta.

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