Marco Cavallucci

Chef Consultant

Marco Cavallucci è un uomo pacato, amante della pesca e delle buone letture, e capace di riflettere nella sua cucina, delicata e avvolgente, un’invidiabile tranquillità d’animo. Nato nell’Appennino forlivese a San Piero in Bagno, nel 1959, sin da giovanissimo trova eccitante intrufolarsi nella cucina del fratello Paolo (P.Teverini), all’epoca già chef di un noto albergo della riviera. Forgiatosi qui e lì tra i fornelli di una vivace romagna marittima, e in alcuni ristoranti di Bologna città, iniziò il suo più grande matrimonio culinario nel 1977 come commis al Ristorante la Frasca. Una gavetta importante fino all’incarico di chef, affidatogli cinque anni dopo da Gianfranco Bolognesi, patron dello stesso ristorante. “Il lusso della semplicità”: in quest’espressione Bolognesi già a sintetizzava lo stile di Marco, fautore di una cucina che nel suo essere semplice riesce a rapire e persuadere. Umilmente convinto che la sua bravura inizi dall’abilità dell’occhio e della mano nell’individuare la miglior materia prima, trova diletto nel fondere il gusto alla presentazione del piatto, avvalendosi il più delle volte di accostamenti del tutto fuori dagli schemi. Cospicue ispirazioni nella scuola francese, fascino per i sapori della cucina toscana, un amore innato per quella di casa, e oggi anche una grande curiosità per le tecniche cinesi e giapponesi; non importa verso dove si guardi, fondamentale per Marco è farsi guidare dal fiuto dei sensi e da un’insaziabile curiosità. E’ un cuoco moderno, amante del mattarello e della pasta fatta a mano: “Sono un cuoco che cerca il nuovo nel passato, che punta sul meno concettuale e più artigianale”. E l’antitesi la si ritrova anche nel suo spirito da “chef non protagonista” che ama operare al di fuori della propria cucina, tanto che oggi, chiuso lo straordinario capitolo alla Frasca, è consultant chef presso un’azienda alimentare.